Tutti gli articoli di Alessandro Marzocchi

Durante l’epidemia … dopo Covid quale turismo?

lunedi 20 aprile 2020, H 9:45

Entrando in questa settimana, saremmo stati alla vigilia del ponte di fine aprile ed invece Covid ha bastonato anche il turismo, la botta è evidente e Punta Ala aspetta ospiti a braccia aperte.
Ricordo l’invito per un laboratorio in teleconferenza, è per dopodomani mercoledi, due colpi in uno: vediamo come potrebbe essere un ipotetico comune di domani e contemporaneamente prendiamo ancor più confidenza con le piattaforme digitali.
Non stanno meglio di Punta Ala le altre mete turistiche. Da Sanremo si scrive che i numeri della stagione saranno quelli degli anni 60 ed il responsabile turismo di Confcommercio chiede contributi a fondo perduto.
Brava a guardare al futuro la provincia di Trentoci troveremo ad affrontare realtà completamente diverse, sono necessari nuovi mezzi e strumenti. Non basterà puntare sulla sola promozione ma bisognerà dare maggiore importanza alla qualità dell’accoglienza.
Coi piedi in terra anche la Romagna: pensa al turismo di prossimità ed alle seconde case. Il primo non è la nostra carta vincente … la Maremma è lontana ma è piena di seconde case e la nuova situazione è l’occasione per creare relazioni, accoglienza, servizi e sorrisi. Lo scrive uno che sorride poco e che ha sempre vissuto e lavorato in Maremma con un’esperienza di qualche anno in Trentino: non è solo maremmana la tendenza a considerare il turista un intruso od un portafoglio da cui attingere, vediamolo come un ospite cui dare servizi che contribuiscono al nostro benessere.
Ragioniamo sui numeri che sono impliciti nel grafico de Le stagioni dei turismi italiani  pensiamo alla nostra Punta Ala e cerchiamo di attrarre più ospiti lontano dal picco di ferragosto (cominciamo con questa stagione 2020?), abbiamo molto da offrire, è importante e positivo il coro #puntaalaviaspetta, bravi gli amici che hanno messo insieme un buon numero di operatori !!! Partiamo da qui per costruire il sistema Punta Ala, per una migliore accoglienza dopo Covid ricordiamo la qualità della connessione: come siamo messi con la copertura Internet? domanda Francesco Nardi. Siamo messi male, ma per risolvere il problema non basta lamentarsi.
Neppure credo basti #puntaalaviaspetta ma è un ottimo punto di partenza per far gruppo, come chiesto da sempre, io auguriamo che basti, sta a noi tutti evitare che il dopo Covid segni il declino definitivo ma invece diventi il punto di ripartenza.
Intanto impegniamoci per
* copertura internet ottima e dappertutto (chi giocherebbe a tennis con mezzo campo buono e mezzo pieno di buche? Non è facile avere la copertura che serve ma se facciamo sistema possiamo riuscirci);
* raccogliere i dati, i numeri dell’ospitalità di Punta Ala (il costo è minimo, dipende da noi).
Se vogliamo che Punta Ala torni e rimanga un luogo di eccellenza saranno sempre più indispensabili internet e i dati, cioè numeri statistici: nel mondo digitale del dopo Covid la prima è l’autostrada e i secondi sono la benzina.
A proposito di turismo, e con  attenzione al dopo Covid, la pagina dedicata a risorse in rete è stata aggiornata con segnalazioni specifiche su webinar (seminari web) dedicati al turismo: chi la visita troverà qualcosa di utile.

Durante l’epidemia … “immagina”: il comune di domani.

sabato 18 aprile 2020, H 7:20

L’associazione COMUNITA’ di PUNTA ALA vi invita a partecipare ad un laboratorio in teleconferenza, previa iscrizione (con mail indirizzata a comunitadipuntaala@gmail.com; se vi saranno limiti tecnici la precedenza sarà data in base all’orario di arrivo delle mail, intanto si sono iscritti 12 “amici di Punta Ala” soci e non soci, grazie alla mailing list con la quale è stato anticipato l’invito) ognuno potrà partecipare da dove sarà, senza nessuno spostamento: mercoledì pv 22 aprile dalle 11:00 alle 12:15.
Chi scrive ha avuto la fortuna di prender parte al primo stimolante esperimento: come usare vari attrezzi digitali disponibili per la cittadinanza di domani, novità in parte anticipata quale conseguenza di Covid 19.
Il laboratorio è proposto da Pares, cooperativa di formatori per l’innovazione, in collaborazione con Fondazione Rete Civica di Milano e Università degli Studi di Milano.
Qualche altra informazione
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Titolo: Decidim: una piattaforma per decidere online
Attività: Secondo laboratorio web (web-lab) per sperimentare la partecipazione online in per questi giorni di emergenza.
Data, ora: Mercoledì 22 aprile 2020, 11:00 – 12:15
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Cosa è stato fatto prima?
(ed i partecipanti troveranno pronto mercoledi 22).
E’ stato creato un comune fittizio – appunto il “Comune di Immagina” – ed un passo dopo l’altro vengono sperimentate alcune delle tante funzioni; con parole mie lo definirei un esempio concreto per aiutare ad amalgamare creatività ed immaginazione con democrazia e tecnologia.
Cosa è la piattaforma Decidim?
E’ una piattaforma libera, con codice aperto (free and open source platform) per la partecipazione democratica in città ed organizzazioni.
Libera (free): … programmi liberi per cittadini liberi (il concetto non è mio, ricordate Cavour?).
Con codice aperto (open source): il programma è interamente a disposizione, per qualunque controllo e/o per utilizzarlo (liberamente, senza pagare).
Decidim (in catalano vuol dire decidiamo) nasce a Barcellona; FRMC (Fondazione Rete Civica di Milano) lo ha utilizzato per il nostro “Comune di Immagina”, inoltre collabora col Comune di Zola Predosa (stavolta comune reale, vero) per supportare processi di partecipazione.
Decidim è utilizzato anche da MID, Ministero per l’innovazione tecnologica e la partecipazione, per ParteciPa,  la piattaforma del Governo italiano dedicata ai processi di consultazione e partecipazione pubblica.
All’estero Decidim è usato da Barcellona, Helsinki e da altre realtà.
In concreto?
Si utilizzano nuove tecnologie per promuovere la partecipazione dei cittadini e migliorare la qualità delle decisioni pubbliche.
E qui ricordo il codice aperto, open source, a disposizione di tutti, privati ma anche amministrazioni pubbliche.
Questo è il senso – dimostrativo e di sperimentazione concreta – del Comune di Immagina: potremmo essere noi – cittadini di un qualunque Comune, di una qualunque Regione – coinvolti per progettare e costruire insieme ai nostri amministratori comunità migliori.
Ma non dimentichiamo Covid, molti dicono che non torneremo alla vita di prima: ad esempio, più telelavoro e meno spostamenti casa lavoro – lavoro casa … sta già accadendo.
La scuola di domani … sta già accadendo.
Accetteremo ancora le tante carte, i tanti passaggi, i tempi infiniti fra inizio e fine di una pratica?
Gli organizzatori di questo laboratorio sperimentale sono felici di accogliere la partecipazione degli amici castiglionesi e puntalini: pensiamo a Punta Ala, alla sua marginalità territoriale e politica rispetto al capoluogo, ai suoi frequentatori appassionati ma anche geograficamente lontani per gran parte dell’anno, ai suoi abitanti stabili, ai suoi contributi versati al bilancio del Comune.
Pensiamo ad un nuovo modo per godere gli spazi aperti della Maremma ampliando modi e tempi dell’ospitalità turistica, distribuendo meglio gli ospiti nell’arco dell’anno.
Immaginiamo … Covid ci porta in una realtà che solo poco fa neppure avremmo pensato, vogliamo recuperare la nostra libertà di movimento ma senza perdere alcune novità alle quali ci stiamo abituando.
Domani, dopo Covid? Speriamo davvero presto!
La nostra famosa ciclabile tirrenica, sarà bene attrezzarla anche con connessione affidabile in ogni singolo metro? Con quale tecnologia per garantire il servizio con minimo inquinamento?
I prossimi incontri sul futuro del turismo, ben organizzati dal Comune nel vecchio modo tradizionale, saranno anche in videoconferenza per far partecipare gl’interessati lontani?
Una connessione con segnale buono ed anche rispettoso dell’ambiente potrebbe conciliare una vacanza in Maremma mantenendo gli abituali contatti di lavoro? … telelavoro … non è più immaginazione, costretti da Covid accade realmente in queste settimane.
Noi maremmani sapremo riprogettare un’ospitalità turistica centrata sul soggiorno ma, volendo, che dura tutto l’anno?
Turismo esperienzale: anticipare / rivedere persone e luoghi … reinventare ogni attività tradizionale accompagnata dalle nuove tecnologie: un piatto in cucina, un’escursione nella macchia, una manutenzione eseguita alla casa od alla barca … foto, filmati, video conversazioni … sta già accadendo!
Sicurezza: la buona connettività aiuta anche in questo e chi, giustamente, ha a cuore la privacy ricordi che la miglior garanzia sono le nostre teste, non strumenti inadeguati e/o utilizzati poco e male.
Ecco varie ragioni per seguire con interesse; ormai sono abituato ad essere troppo avanti, e con “troppo” riconosco un mio errore. Però questo è un invito e non un obbligo: per chi vorrà ricordo che il prossimo incontro sarà Mercoledì 22 aprile 2020 fra le 11 e le 12:15, web lab (laboratorio web) in videoconferenza per il quale basterà uno smartphone, od un computer, senza spostarsi dal proprio luogo abituale. Mail a comunitadipuntaala@gmail.com per iscrizione ed informazioni.
Dopo il laboratorio commenteremo insieme l’esperienza.
Dall’associazione COMUNITA’ di PUNTA ALA grazie per l’attenzione ed i migliori auguri per superare questo brutto momento.

Durante l’epidemia … risorse in rete.

lunedi 6 aprile 2020 H 19:50
(in calce: aggiornamenti)
Segnalo varie iniziative disponibili sul web ed invito a contribuire con le vostre esperienze: pubblicatele direttamente – previa registrazione – oppure inviate una mail a comunitadipuntaala@gmail.com.
La prima segnalazione – contiene molte indicazioni utili anche per i bambini – è per Collaboriamo, progetto dedicato all’economia collaborativa che pubblica moltissimi indirizzi.
Altre informazioni su partecipaMi, una decina di link a musei importanti in Italia, Francia, Inghilterra … tecniche di resistenza culturale …
Ed ancora: https://milano.biblioteche.it/news/servizi-attivi   con una sezione dedicata a quotidiani e riviste italiani e non, quella che si dice una emeroteca. L’iscrizione online è un servizio dedicato a residenti o domiciliati a Milano
https://www.bibliotechediroma.it/
Ed ancora:
Amazon … gratis: Amazon – https://www.amazon.it/ebook-gratis/s?k=ebook+gratis 
Liber liber … gratis: https://www.liberliber.it/online/letteratura-al-tempo-del-coronavirus-un-esempio-di-biblioteca-virtuale-e-gratuita/
Mondadori … gratis: https://www.mondadoristore.it/eBook-italiani-gratis/gr-3046/
Qualcuno conosce altre lingue, chi non le conosce comincia a far pratica che tornerà utile per attrarre ospiti d’oltralpe:
British Library: https://www.bl.uk/catalogues-and-collections
Internet archive: https://archive.org/details/inlibrary?sort=-publicdate
Opern library: https://openlibrary.org/
Progetto Gutenberg: https://www.gutenberg.org/wiki/Main_Page – qui i testi in italiano https://www.gutenberg.org/browse/languages/it
World digital library: https://www.wdl.org/en/anche qui mille lingue, con pochi testi in italiano https://www.wdl.org/en/search/?languages=ita
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Aggiornamento del 19 aprile.
Dalla pagina del Centro studi turistici di Firenze, apprezzato dai frequentatori degl’incontri che il Comune ha organizzato negli ultimi due anni, Covid 19 e turismo … segnalo:
Digital Labs di Toscana Promozione Turistica, seminari sull’ospitalità turistica come sostenibilità, online advertising, commercializzazione di prodotti e molti altri. I seminari sono gratuiti, basta iscriversi online.
fino al 27 aprile i Digital Labs di Toscana Promozione Turistica: seminari che affrontano tematiche legate alle destinazioni turistiche come la sostenibilità, l’online advertising, la commercializzazione di prodotti e molti altri. I seminari sono gratuiti, basta iscriversi online.
BTO – Buy Tourism Online ha messo online tutti i video dell’edizione 2020, che affrontano tematiche diverse legate al mondo del turismo.
Convention Bureau Italia ha creato un calendario online con i principali webinar gratuiti in programma in queste settimane.
Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e esperta di turismo enogastronomico ha lanciato l’iniziativa “Dialoghi sul turismo enogastronomico”: una serie di video gratuiti dedicati allo scenario, agli strumenti e alle best practice del settore. 
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Durante l’epidemia … la prossima stagione, videoconferenza col Comune.

venerdi 3 aprile 2020 H 20:40
Copio la relazione di Franceco Verrienti, Vicepresidente della nostra associazione, che stamattina ha partecipato alla videoconferenza Skype organizzata dal Comune allo scopo di ” esaminare insieme l’attuale situazione e le prospettive per la prossima stagione estiva. “
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Buona sera, invio questa relazione sulla videoconferenza di stamattina con il Comune.
E’ iniziata poco dopo le 11 per terminare all’una, presenti in collegamento da  19 fino a 22 soggetti : oltre a Farnetani Canu e Lorenzini, i balneari, confcommercio, alberghi,ristoratori,proprietari di campeggi .
Farnetani ha esordito illustrando la situazione dei positivi al Covid 19 nel Comune, per poi passare alle prossime iniziative: dal G 20, alle iniziative sportive, agli interventi in favore di cittadini ed imprese inquadrandoli nell’ambito delle iniziative del governo.
Il Comune prevede vari tagli in tema fiscale: accorpamentodi IMU e Tasi, con pagamenti previsto al 16/6 ed al 16/12, prevede minore introito da finanziare con il ricorso a Mutui concessi da Cassa DeP, l’abbattimento della Tasi per via del minore quantitativo di rifiuti da parte delle attività ricettive.
Per il rilancio dell’economia: ai primi di Giugno riduzione della pressione fiscale su imprese e cittadini: COSAP, passi carrabili, parcheggi gratuiti (da vedere se solo per le prime due o tre ore o per tutta la giornata, (750.000 €) ai quali si aggiungeranno 800/900.000 € di minore introito dalle contravvenzioni alle auto, oltre ai 250.000 € di riduzione sulle occupazioni del suolo pubblico.
Richiesta di abbattimento della parte spettante allo Stato del gettito IMU.
Ritiene fondata l’ipotesi di poter allentare i divieti all’uscita ed alla circolazione verso fine Maggio, ma questo dipenderà dall’andamento della seconda fase del Covid.
Sono seguiti vari interventi, molti, con proposte che vanno dalla turnazione delle aperture di pubblici esercizi, bar, ristoranti, negozi durante tutta la stagione invernale per tentare di incentivare maggiori presenze da Ottobre ad Aprile.
Prolungare il servizio di navetta tra il centro e le periferie, almeno fino alle Rocchette per un periodo più lungo ed intervenire sul costo dei biglietti, aumentarne la durata dagli attuali 70/90 minuti a tutta o almeno gran parte della giornata. Oltre alla  richiesta di annullare la riscossione della tasse di soggiorno, delle tasse sulla pubblicità ed i canoni sulle occupazioni di suolo pubblico.
Arrivata l’una, scatta la fuga, rinviando ad una prossima video conferenza al altra data da fissare.
L’ambiente mi è sembrato collaborativo, nessuna contestazione, complice la ricorrenza del suo compleanno.
Un caro saluto e … sursum corda!
Francesco
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Mi sono piaciute freschezza e tempestività della relazione di Francesco, lo ringrazio molto a nome di tutti.
Ognuno conosce la situazione generale, possiamo sperare ma non ancora fare previsioni. 
Convinto sia meritato, un rigraziamento a chi – più presente di noi sul posto – ci ha aggiornato continuamente sulla situazione a Punta Ala.
A tutti, gli auguri più grandi e sinceri.

Seminare a Punta Ala.

sabato 15 febbraio 2020 – H 13,50
Confronto animato su Facebook, prende spunto dal post “I 350 giorni che mancano a Punta Ala“.
Un problema è la concorrenza interna a Punta Ala, ma il problema vero è portare ospiti a Punta Ala fuori stagione, aumentare i giorni di ospitalità continuando a custodire Punta Ala secondo la sua vocazione: se sbagliamo in questo ci perdiamo il nostro vantaggio competitivo.
Da seguire con attenzione il progetto che ha annunciato Francesco Nardi, lo sport per rilanciare Punta Ala.
Nel rilancio c’è da considerare anche il cosiddetto lock in, la tendenza a legare il cliente in esclusiva coccolandolo con l’offerta di servizi complementari, ad esempio il bar che offre la lettura del quotidiano, lo stabilimento che offre anche bar e ristoranzione, l’albergo con piscina e spa: l’esclusività del lock in è una delle tante scommesse che fanno parte della “scommessona” che è il rilancio di Punta Ala.
E’ importante l’attrattività di un esercizio: è legata solamente alle capacità dell’imprenditore? Conta anche il contesto? Per chiarire: campo golf, Gallia palace, campo polo, porto … traggono vantaggio dall’essere a Punta Ala oppure no? Se no: diamoci pace, io per primo. Se invece conta anche il contesto, ripeto l’invito: costruiamo il sistema Punta Ala.
A Punta Ala spesso mancano le competenze – scrive Francesco Nardi -, quali competenze mancano? Replica Bernardo Como (ristorante Bernardo).
Poco prima Francesca Lopez (Arli Hotel) aveva lamentato mancanza di collaborazione.
La vivacità di questi scambi conferma che quando si toccano gl’interessi economici c’è poco spazio per la teoria, eppure da tre anni ‘sta zecca di associazione – ovviamente mi riferisco a Comunità di Punta Ala – propone di rilanciare Punta Ala, cominciando a costruirne il sistema che manca da circa mezzo secolo, da quando ” la società ” ha cominciato ad ammainare le vele man mano che finivano le sue scorte, i terreni edificabili da vendere.
Poco importa se il sistema Punta Ala nascerà nella nostra associazione od altrove, l’importante è che nasca.
E’ difficile seminare Punta Ala, Punta Ala quale destinazione, non la singola attività. Qualche esempio.
Grazie ad un suggerimento amico, nell’estate 2018 abbiamo cercato di realizzare al campo polo un concerto importante, di quelli destinati al pubblico giovanile: grazie all’amico il costo era invogliante, 5 mila euro, circa 500 per ognuno degli stabilimenti balneari immediatamente a confine, questa fu la proposta ma il concerto non si è fatto …  
Altro esempio: per mancanza di collaborazione siamo costretti a rinunciare ad un piccolo vivaio per riforestazione, progetto piccolo ma dimostrativo per attarre attenzioni più ampie.
… per fare l’albero ci vuole il seme … scriveva Gianni Rodari per la musica di Sergio Endrigo e Luis Bacalov.
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Una volta manca il campo, altra volta manca il seme, si trovano campo e seme ma il seminatore ha altro da fare, oppure non c’è l’acqua, insomma … manca sempre un centesimo per fare un euro.
… lo sport (scrive Francesco Nardi, esemplificando ciclismo nuoto ecc), la musica e la cultura con i suoi eventi possono creare un giro di presenze almeno per 8/9mesi a l’anno …
Comunità di Punta Ala ci sta provando da tre anni. Nessuno dei protagonisti di FB si è associato, difetto nostro per non essere stati abbastanza bravi a convincerli, importante è che qualcuno riesca a costruire il sistema senza il quale Punta Ala non si rilancia.
Ripeto una proposta finora rimasta senza neppure una risposta, è il terzo esempio delle difficoltà di far crescere a Punta Ala la pianta collaborazione: raccogliere i numeri delle “presenze” a Punta Ala, cominciare a costruire il data base numerico dedicato a Punta Ala. La proposta è a costo zero, per ogni imprenditore richiede una decina di minuti settimanali … Comunità è a disposizione per dare una mano.
… ci vuole il seme per fare l’albero …


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… custodiamola … !
Sta a noi costruire il sistema, custodiamola con cura,  ricaviamone frutti, senza snaturarla.

I 350 giorni che mancano a Punta Ala.

lunedi 10 febbraio 2020 – H 10,30
Punta Ala vive 365 giorni l’anno, Corrado Bartolini scrive bene e fa bene a ricordare che le attività di Punta Ala hanno bisogno di clienti.
Però il “pieno” è di 15 giorni, a 365 ne mancano 350: come avere clienti, come riempire Punta Ala più a lungo?
Il Comune – non sempre è “il nemico” – da un paio d’anni propone un formazione di base per migliorare l’attrattività turistica, Punta Ala coglie queste opportunità?
Però …
… il Gallia s’impegna per allungare la propria stagione.
… il campo di Golf, dicono vari giocatori, è tornato a livelli ottimali.
… a fianco della club house del golf arriverà un nuovo albergo.
… il campo polo ha una nuova proprietà con progetti ambiziosi.
… il porto sta completando la complessa procedura per l’ampliamento.
A completare un’ampia offerta di ospitalità c’è anche l’iniziativa di Camping Punta Ala che propone PuntaAla.net non limitato all’informazioone “aziendale“.
Tutte buone notizie, ed è importante che interessino vari punti nevralgici, l’augurio è che riescano a far recuperare stabilmente posizioni a Punta Ala. Per questo c’è bisogno di una squadra capace di attrarre per tutta la stagione in cui Punta Ala è godibile: non meno di 10 mesi su 12, se non addirittura tutto l’anno. L’obiettivo ideale è di attrarre a Punta Ala persone che ci vivano tutto l’anno, scegliendola come sede di lavoro.
Corrado Bartolini ha lanciato il sasso …
Sto per pubblicare queste considerazioni e vedo un post di Victor Poppi che rimanda a Scarlino: giusto! Voglio dire che Punta Ala non è soltanto la lottizzazione omonima, oltre a questa Punta Ala c’è anche altro e sono appena emersi due esempi: i campeggi, Scarlino. C’è molto altro ancora, come invita e suggerisce la nuova organizzazione proposta da Regione Toscana per il turismo ma … la concorrenza è grande, chi sceglie una vacanza ha mille offerte, ad una Punta Ala chiusa in sè stessa, divisa e frazionata fra soggetti che non si parlano – che VOGLIONO RESTARE CHIUSI – la nostra proposta è fare gruppo, COSTRUIRE IL SISTEMA PUNTA ALA.
Da soli non bastiamo … per questo la proposta è nata e rimane aperta.

Dialogo civico, opinioni di Marco Ciurcina.

Venerdi 20 settembre 2019 H 22,20

Bio:
Roma, 05 maggio 1965.
Avvocato in Torino, opera nel campo del diritto commerciale e contrattuale, diritto dell’Information Technology, diritto d’autore, brevetti e marchi, in particolare con focus su software libero, contenuti e dati aperti.
Docente in “Diritto ed etica della comunicazione” presso il Politecnico di Torino.
Attivamente impegnato per la promozione del software libero e dei diritti fondamentali nel digitale.

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1. – E’ ancora attuale l’affermazione di Guido Calogero sull’importanza del dialogo?
Certo: l’essenza del vivere in società è la comunicazione ed il dialogo.
Le nuove tecnologie confermano ciò: la quantità di comunicazioni scambiate tra le persone, grazie alle nuove tecnologie, è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni.
Però le nuove tecnologie pongono problemi di adattamento.
Per esempio, la comunicazione mediata dalle tecnologie è più povera (manca il contatto fisico, gli odori, a volte mancano i toni di voce, le posture, i gesti). Fatichiamo ad adattarci alle nuove metodologie di comunicazione (sono arrivate troppo velocemente) ed è comune l’errore di interpretare i messaggi scambiati con le nuove tecnologie come se fossero stati trasmessi nel vecchio mondo.
Un altro esempio. La comunicazione tramite social network tende a rinforzare la polarizzazione delle idee: i social hanno interesse a far sentire a proprio agio le persone che usano i social (dai quali estraggono valore) e quindi tendono a favorire che comunichino persone con pensieri simili.
Risultato: ciascuno si rinforza nelle sue idee e la formazione delle idee profonde della società (i suoi valori, per esempio) procede in modo diverso dal passato (certamente in modo meno lineare).
Calogero scriveva nei primi anni ‘40, il contesto era la transizione da dittatura a democrazia, ci stiamo avviando ad una postdemocrazia a guida (dominazione?) tecnologica?
Non credo sia cambiato molto da questo punto di vista: anche negli anni ’40 la democrazia era dominata dalla tecnologia.
I nazionalismi e i regimi autoritari del secolo passato erano abilitati della propaganda dei mass media.
Non sono sicuro che la situazione attuale sia peggio della situazione disastrosa nella quale ci hanno fatto vivere le tecnologie di comunicazione nel secolo passato.
La speranza è che si possa fare tesoro degli errori del passato.
2. – Il dialogo presuppone affermare, parlando o scrivendo, ed anche ascoltare: quanto è disposta all’ascolto la società di oggi?
Non credo sia molto diverso dal passato: ci sono (come c’erano nel passato) tecniche efficaci per imporre idee evitando il dialogo.
Per questo credo sia importante (oggi come ieri) educare al dialogo, al senso critico, all’ascolto.
3. – In particolare, quanta attenzione riceve il dialogo nelle nuove manifestazioni digitali, nei social?
Be’, i social network come funzionano oggi sono un problema, che è il prodotto del libero fluire delle logiche di mercato: una politica seria dovrebbe correggere questo errore.
Per esempio:
– introducendo tasse che sfavoriscono le tecnologie di piattaforma che permettono di estrarre valore dai dati delle persone,
– favorendo lo sviluppo di tecnologie che permettono la comunicazione da persona a persona in modo diretto, senza intermediari.
Incidentalmente, internet nasceva così: come tecnologia di comunicazione da persona a persona, o peer-to-peer, come si dice in ambito tecnologico.
Si può favorire il risorgere di questo modello “originario” con scelte deliberate: lo stato non dovrebbe lasciare al mercato lo sviluppo delle tecnologie infrastrutturali dell’internet (rete fisica, motori di ricerca, ecc.).
4. – La scienza può dirci qualcosa sul dialogo?
Non posso rispondere, non sono uno scienziato.
5 . – Sono necessarie regole per il dialogo?
Secondo me, assolutamente si.
Il dialogo nasce sulla condivisione di regole, a volte giuridiche, a volte etiche (nel senso di regole di una comunità).