Gualdo, marketing turistico, navetta, qualche provocazione.

Alessandro Marzocchi

2 anni fa Condividi |

(all’origine pubblicato venerdi 27 luglio 2018 H 09:39:00)
E’ costante e diffusa la richiesta di una navetta per trasporto pubblico in Punta Ala.
C’è anche stata, un anno si e molti no, finanziata da Comune, operatori locali e biglietto: l’ultimo tentativo è recente, non è continuato per la ritrosia degli operatori del Gualdo a contribuire per un servizio che portava turisti via dal Gualdo verso il Porto, di seguito qualche provocazione.
1non imprigionare il turista ma attrarlo, meglio evitare competizioni in negativo e proporre motivi per visitare il Gualdo.
2 – da un articolo su Repubblica: Gli svizzeri rinunciano agli autisti di autobus. Veicoli elettrici senza autista: immaginiamoli a Punta Ala, andrebbero bene per la navetta? Potrebbero essere utilizzati anche a scopo di sicurezza? Pattugliando Punta Ala 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, registrando immagini da inviare alle autorità di pubblica sicurezza: oltre che rilevare movimenti sospetti, farebbero un monitoraggio continuo su condizione delle strade, segnaletica, manutenzione fossi, fuoriuscite d’acqua, cassonetti troppo pieni o troppo vuoti …
3 : l’ultima navetta è costata circa 15-20 mila euro. Il Comune si è impegnato a dedicare a Punta Ala 500 mila per ciascuno dei prossimi due esercizi. Se per almeno 2 anni la navetta venisse finanziata interamente dal Comune, il Gualdo si troverebbe con risorse da destinare ad attività ed eventi per attrarre turisti.
Con iniziative autonome (bravi!) il Gualdo offre cinema alla delegazione, intrattenimento per bambini: rafforzare queste proposte destinate alla famiglie?
Attrezzare la delegazione con postazioni allacciate alla fibra ottica (come molti hanno chiesto con documento presentato al Sindaco) è un’altra proposta “pro Gualdo”.
L’ufficio IAT – accanto alla delegazione, ancora una volta al Gualdo – potrebbe dare, a pagamento, un servizio fotocopie, stampe, ritiro pacchi? Ai turisti bisogna dare informazioni ed accoglierli, è il compito di IAT (informazioni, accoglienza turistica) ma … (quarta provocazione) chi cerca turisti per Punta Ala? Chi li convince a venire nelle stagioni più belle, primavera ed autunno?
Basta, è sufficiente, aspettare sul posto che il turista arrivi?
Fare marketing turistico in favore di Punta Ala? Almeno i primi due anni di questo servizio potrebbero ricevere contributi dal Comune?
Torniamo a provocazioni minori, proposte più facili: il prato fra Gualdo e distributore Esso potrebbe ospitare un parco bambini che molti chiedono da tempo.
Gli operatori del Gualdo potrebbero istituire una carta fedeltà? Se spendi al Gualdo ottieni facilitazioni per ulteriori acquisti al Gualdo, a pensar bene, questa proposta sarebbe utile a tutta Punta Ala …
Vogliamo chiedere al Comune, tutti insieme, con una sola voce? Fermo restando che se il Gualdo od altri preferisce fare da solo, nessuno attenta all’ autonomia.
Piccoli progetti per dare alcune risposte a domande che interessano più di un turista. Per cominciare a costruire un sistema Punta Ala capace di andare oltre i legittimi interessi di singole aziende: se non è facile rilanciare Punta Ala, è praticamente impossibile rilanciare singoli comparti (ce lo aveva insegnato Tito Livio con l’apologo di Menenio Agrippa).

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